Gazzetta della Quinta effe

N'4 del 07/03/02

FOSCA IMPERIALE

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Fade umiliato in casa contro il ciclone Fosca

 

LA B PARLA SEMPRE PIU' VARESOTO               IL FORUM DI SALVAGNO

MAGALINI SEMPRE + IN EUROPA      VICENZONI E L'INTER

LA VERITA' DI ZOPPI

I campionati stanno volgendo al termine e questa è la fase più calda e bella della stagione, in A-1 grande bagarre per i primi quattro posti con il neopromosso Negrar in pole position anche se i bravi Este e Roma hanno una partita in meno. Proprio Este ha pagato cara, come da previsioni, la gita in Brasile, due 0-0 che probabilmente con lui in panchina si  sarebbero trasformati in due vittorie sonanti ma il Campione Zoppi ha ciccato clamorosamente. Si tolgono dalla zona caldissima Carroggu e Leonardi che orano sognano un posto nelle zone alte. Rimangono impantanati Ceo e Biroli che tempo fa sembravano avere una marcia in più. Ultime buone prove per Scappini e Magalini che stanno meritando la salvezza. In Uefa sconfitta sia per Salvagno e Scappini, il primo viene eliminato, il secondo passa agli ottavi e la possibilità di portare in alto il nome della nostra lega. In A-2 brutto stop di Fade che straperde contro Fosca in casa per 3-0, la promozione non è compromessa ma se dovesse perdere altri punti domenica scommetterei decisamente su Fosca. Il mio pronostico per la prossima giornata è vittoria per Fade e sconfitta per Fosca con matematica promozione in a-1 per la capolista. Gli altri 3 posti sarannosicuramente ad appannaggio di Roger, New Zeland e uno tra Furlan e Costermano. In A-3 sicuramente Real Affi mentre per i play out sicuramente Tezza contro uno tra Niño e Lain. In A-3 iscrizione di tre squadre di Stallone, new entry del fantacalcio VF. Aspettiamo altre iscrizioni. In B ottima la prova di Tex sempre più lanciato verso la A-2. Tra i vari articoli di questa settimana spicca quello su Zoppi che ci ha esasperato con le sue mail sciocche e frivole. Aspetto commenti sul giornale a stefanobauli@libero.it

 

 

Torna Roma con la sua cronaca del campionato di B che vede Tex Varese sempre + in alto:

wpe33.jpg (3434 bytes) di Andrea Bauli

 

Cari lettori siamo giunti alla quinta giornata di campionato e Tex Varese rimane in testa alla classifica. Beri continua a fare splendide prestazioni segnando tre gol a partita. Domenica scontro al vertice con Roma.Quest’ultimo porta a casa tre punti sconfiggendo un Salvagno mai domo, per la partita di domenica ha commentato così : “Tex dovrà scendere dal trono prima o poi e quindi spero di fargli lo sgambetto proprio io”. Picchu continua con il suo culo, in 5 partita tre vittorie per uno a zero e due pareggi per zero a zero, e poi ha il coraggio di mandare una e-mail alla federazione querelandola per aver detto delle cose veritiere su di lui ( il culo).Cerasuolo paga le dichiarazioni fatte dopo la seconda di campionato (quando aveva 6 punti ed era primo), da qual giorno ha raccolto solo un punto in 3 gare.Real Leonardi alterna delle prestazioni eccezionali (come questa volta ) a dei flop pauroso, quindi per me rimane ancora un incognita.Ceo perde dal figlio Stefano nettamente , il quale si porta fuori dalla zona buia, però ormai è tardi per pensare alle3 zone calde (9 punti di distacco sono troppi da recuperare in 6 partite).Fosca ha commentato la sua sconfitta così : “Ormai ho la squadra troppo stantia, il prossimo anno voglio cambiare quindi penso che  giocatori come Collauto, Cucciari, Schowoch, Di Sole, Guzzo e Marcolin non faranno più parte della mia rosa.Partita clou di domenica Roma – Tex ma da non sottovalutare Ceo – Cerasuolo. 

Bauli – Fineiro                   2

R. Leonardi – Polderin      1

Roma  - Tex                        12

Ceo – Cerasuolo                   x2

Salvagno – Messina             x

Fosca – Picchu                     1

 

IL FORUM DELLE IDEE – ATTO I di Gianmaria Salvagno wpe34.jpg (3181 bytes)

 Dopo un’altra (la quarta consecutiva) gloriosa, ma un po’ burrascosa vittoria dei Pumas, ho avuto modo, insieme ad altri autorevoli esponenti del nostro fantacalcio, di discutere appassionatamente con un nuovo e combattivo adepto del nostro torneo, il capolista di A-2, circa le sue innovative idee per migliorare il nostro gioco.

Personalmente, come gli avevo già detto subito, io non sono d’accordo con le sue proposte, ma ritengo corretto proporvele, affinché tutti possiate farvi un’idea, commentarle e magari portargli delle modifiche, in modo che possano essere, se del caso, perfino attuate. So per certo che queste proposte troveranno il consenso di molti tra voi. Per questo mi propongo di raccogliere tutti i suggerimenti che riterrete opportuno inviare alla mia casella di posta elettronica, che già conoscete. Ovviamente, vi assicuro la massima imparzialità nell’esporre le idee di tutti. Cosa che, tra l’altro, mi è imposta dalla mia carica di consigliere; che intendo svolgere nel più efficace modo possibile, anche con la collaborazione di tutti. Tuttavia, rimarco la volontà personale di inserirmi in questo dibattito con idee personali. Cercherò di adempiere ad entrambi questi due compiti nel modo più imparziale possibile e soprattutto evidenziando in modo netto ed in equivoco il momento in cui propongo tesi altrui, da quello in cui presento le mie ipotesi.

Il nostro collega Fade ’74 ha avanzato l’idea che sarebbe, a suo avviso, molto più interessante, il Fantacalcio VF, se il montepremi finale fosse più corposo. Per raggiungere questo risultato egli ha proposto due vie alternative. La prima consisterebbe nel diminuire il numero di premiati, che attualmente è di 6 su 13 nella serie A-1, e penso sia 6 su 12 in A-2. Egli, al contrario propone di premiare soltanto i primi 3 arrivati. Tale proposta trae spunto dalla constatazione che il podio, cioè la premiazione, in ogni competizione sportiva, indipendentemente dal numero dei partecipanti, riguarda pur sempre i primi 3 classificati. La seconda proposta consiste in una sorta di liberalizzazione del capitale di partenza, che si potrebbe ottenere attraverso l’acquisto dei crediti da parte di ogni contendente, senza aver specificato bene il limite massimo acquisibile da ciascuno. In particolare, devo ammettere, che quest’ultima proposta non ha lasciato indifferente nessuno dei suoi interlocutori, provocando, tuttavia reazioni di segno opposto…. Anzi, lo scontro è stato duro ma composto e da subito ci si è divisi tra “monetaristi” e “keynesiani”.

Cari colleghi, a questo punto chiedo un vostro parere appassionato e sincero su queste due proposte. Mi limito soltanto a ricordarvi che queste sono solo ipotesi di partenza, che non è detto siano quelle finali, per cui non limitatevi soltanto ad approvarle od a criticarle in toto. Al contrario, interessanti più di ogni altra cosa verranno ritenuti i suggerimenti di modifiche e miglioramenti.

Ad esempio, quale è per voi il numero perfetto di premiazioni, oppure sapreste trovare altri modi per aumentare il montepremi finale, senza scontentare le esigenze di tutti?

Ciao a tutti. Aspetto vostre proposte.

Gianmaria Salvagno gianmariasalvagno@libero.it

 

 

Emiliano Vicenzoni, coallenatore della Dinamo parte oggi con il suo nuovo articolo di attualità:

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  Amarcord     di Emiliano Vicenzoni   

 

Derby senza il mitico Peppino Prisco…

 

Vorrei dedicare una rubrica nuova ad uno dei personaggi più simpatici che il mondo del pallone ha conosciuto, e che ahimè non ci delizierà più con le sue deliziose battute ironiche.

La rubrica è ispirata alle mitiche frasi e strafalcioni  che uscivano dalla bocca dei nostri paladini nelle interviste settimanali…come tributo la inaugurerò con due perle del mitico Peppino Prisco..

Buon divertimento!!!


Aneddoto della settimana

Questa è la storia di Hugo Rubio , un'aletta cilena, che arrivò a Bologna assieme ad un giovanissimo centravanti, un certo Ivan Zamorano. L'allenatore di allora tale Maifredi ( quello del quasi comico calcio-champagne alla Juve per intenderci…ndr !!) diede un'occhiata e sentenziò: Rubio sì, Zamorano no. Al primo dribbling "vero", in Coppa Italia, all'"uccellino" fragile venne spezzata una zampetta e la favola finì, mentre l'altro andava in Svizzera e poi a Madrid a seminare gol.


Campioni sì … ma al bar!!

Poche notizie, se non travisate e poco certe non mi permettono di parlare accuratamente di un degno “Califfo” della nazionale carioca del mondiale ’82. Sto parlando della perla del calcio da subbuteo che risponde al nome di Socrates. Il monumentale “Dottore”, soprannome dovuto ad una presunta laurea conseguita in Brasile si rivelò maestro di birra e di chimere, oltre che fiasco colossale e grandissimo fumatore (non solo di sigarette, da qui forse deriva il suo dottorato…). Sbeffeggiato e scimmiottato pure della cinematografia italiana nel cult  “ L’allenatore nel pallone” dove un grandissimo Lino Banfi allenatore della neo-promossa Longobarda va alla ricerca di stranieri e acquista un certo Aristoteles, giocatore brasilero molto simile al “nostro” Socrates.


“Le Formidabili”

il Pisa di Luis Vinicio

     

Mannini, Azzali, Massimi;
P. Sala, Garuti, Vianello;
Bergreen, Occhipinti, Sorbi;
Criscimanni, Kieft.
Allenatore: Luis Vinicio

 

N.B. Storica squadra del presidentissimo Romeo Anconetani, quell' anno non fu particolarmente fortunata, nonostante avesse giocatori tipo Wim Kieft (lo ricordiamo Campione d' Europa con l' Olanda nel 1988), il talentuoso Occhipinti (per dir la verità, mai esploso) e il nazionale danese Bergreen. Ricordiamo la panchina: Buso, Armenise, Longobardo, Scarnecchia e Birigozzi.


Monografia del Fiaschetto della settimana

 

Perché Joe Jordan era detto”lo Squalo”

 

Casella di testo:  Ci sono delle leggende nel calcio e ci sono altrettanti leggendari soprannomi. Questo non è il caso di un leggenda del tocco fino, ma lo è per uno dei soprannomi più ricordati della storia calcistica di tutti i tempi.Stiamo parlando dello scozzese Joe Jordan, nato a Carluke, vicino a Glasgow, cresciuto nelle giovanili del Morton, esordisce giovanissimo nel massimo campionato scozzese. Alto e possente (1,86 per 80 chili), trova il suo ruolo naturale al centro dell’attacco, incarnando l’ideale sfondatore del calcio inglese, abile a incornare i cross provenienti dalle estreme. Nell’ottobre 1970, alla sua terza stagione, con 12 presenze e due gol all’attivo, viene ceduto al Leeds United per 15mila sterline. Pochi mesi dopo, durante un allenamento, tuffandosi a corpo morto per colpire di testa un cross basso, viene centrato in bocca dal piede di un difensore e perde due incisivi superiori, troncati di netto. E qui accade la piccola metamorfosi. Fuori dal campo ha un aspetto “normale”, grazie a una protesi (una dentiera orribile !!!!), cui però rinuncia quando gioca a calcio. Secondo qualcuno, lo fa per respirare meglio, ma molti sospettano che sia per incutere terrore ai difensori. Lui non conferma nè smentisce, sorridendo a denti (ehm) stretti. Fatto sta che in campo, quando apre la bocca, scopre una specie di piccola voragine che gli conferisce un aspetto truce, evidenziato dai capelli lunghi e dal fisico torreggiante. Esordisce nel campionato inglese solo nella stagione successiva, diventando presto un idolo dei tifosi, che per la dentatura lo soprannominano “The Shark”, lo Squalo. Diventa popolare per la combattività e il generoso impegno in area, anche se i suoi bottini sotto rete non sono eccezionali. Esordisce in Nazionale il 19 maggio 1973 a Wembley, in Inghilterra-Scozia 1-0, e diventa un alfiere della rappresentativa scozzese. Nel gennaio del 1978 lo acquista il Manchester United per 350mila sterline e dopo una stagione di assestamento migliora anche la media gol. In tutto, vanta 35 gol in 139 partite col Leeds e 37 in 109 con i red devils quando il Milan, nell’estate del 1981, decide di puntare su di lui. Non è una scelta felice. Il giocatore, tecnicamente grezzo, fatica tremendamente ad ambientarsi e la prima stagione in Italia è disastrosa: segna appena 2 gol in 22 partite e il Diavolo rossonero precipita in B per la seconda volta, dopo la sciagura delle scommesse. Saggiamente, la società non lo scarica, considerandolo più adatto ai climi infuocati della serie cadetta, dove effettivamente il bomber rinasce e si riscatta, giocando un’ottima stagione, suggellata da 10 gol in 30 partite, decisivi per la promozione del Milan. Efficace nei corpo a corpo in area, forte di testa, generoso e coraggioso, dà l’idea di poter servire anche in A e l’emergente Verona lo acquista, ma non ne ricava granché: appena dodici presenze e un gol ( tutti ricorderanno il rocambolesco gol alla Sampdoria ), dopodiché Jordan torna oltremanica, al Southampton, dove gioca due stagioni e mezzo, per complessive 48 partite e 12 gol. Nel gennaio 1987 passa al Bristol City, dove gioca fino all’89, alle soglie dei trentotto anni, totalizzando 38 partite e 8 reti. In Nazionale il suo “score” è di 52 partite e 11 gol. Nel complesso un buon giocatore, giustamente famoso per la sua aggressività, probabilmente non all’altezza dei vertici del campionato italiano.

 


Dice il saggio….

Quando stringo la mano a un milanista la lavo, quando la stringo a uno juventino, conto le dita (il mitico Avvocato Prisco)

 

"Prima  di intervenire nel dibattito, vorrei che vi alzaste in piedi,per  un momento molto serio: c'è una commemorazione da fare..(e mentre tutti  si alzano in piedi preoccupati) ecco, quello che volevo dirvi è questo:chi   non salta  rossonero è!!" (Avv. Peppino Prisco, davanti aoltre 300  persone riunite il lunedì successivo a Milan-Inter 0-3, campionato  '97/98)


 

 

Super Magalini torna alla ribalta dopo le ultime ottime prestazioni:

 

ESTERNACIONES de Andrea Magalini  wpe32.jpg (3941 bytes)

IL VIZIETTO - pt.2

Questa settimana è d'obbligo parlare del tema fortuna, dopo il polverone sollevato la scorsa settimana dal prode Salvagno che su questa rivista ha "osato" ribellarsi a chi parla sempre di fortuna altrui e sfiga propria. Salvagno, sono con te!!!

Dal Nuovo Zingarelli: Fortuna, Destino o sorte alterna, slegata dalla volontà umana, identificata degli antichi nell'omonima divinità distributrice di gioia e dolori a caso e senza distinzione.

Chiarissimo! Se ne deduce che chi invoca continuamente la sfortuna su di sè ritiene che il buon Dio (o la dea Fortuna se ci crede) abbia tempo da perdere per intrigarsi nelle nostre faccenducole del fantacalcio!!! E che per di più sia incazzato con qualcuno in particolare tanto da fargli perdere una fantapartita!!!!

Ma scherziamo? Eppure su questo stesso sito si continua a parlare per alcuni di fortuna, per altri invece è solo bravura. Alcuni sono continuamente indicati come destinatari di risultati "fortunosi", altri invece vengono al minimo risultato positivo definiti "mitici"!!! Le sconfitte sono invece per alcuni "rovinose", per altri "sfortunate"! non farò nomi, ma li sapete tutti!!! Per esempio il sottoscritto viene spesso additato come fortunato, ho vinto fortunatamente lo scorso campionato, ho perso fortunatamente SOLO le prime 6 partite di questo, ora ho fortunosamente pareggiato con Roma, che ha invece strappato con i denti e solo grazie alla sua inarrivabile bravura il punto contro di me!!! Beato chi ci crede, anche io vorrei credere che qualcuno lassù lavora per me, ma purtroppo so che è tutta farina del mio sacco, e tuttalpiù dei miei collaboratori.

Oppure, e qui sorge il dubbio, bisogna intendere in senso metaforico la divinità di cui nel dizionario? Non si deve intende tanto divnità in senso assoluto quanto Deus di una situazione? E chi è il Deus ex Machina nella nostra situazione? Chi è che decide chi è "fortunello" e chi è "mitico"? e, soprattutto, perchè lo decide?

 

 

                                   

LA VERITA' SUL CAMPIONE -ZOPPI-

 Giovanni Zoppi nasce a Isolalta nel lontano 1974, frequenta il liceo Medi in classe con i noti Magalini e Pasquetto, si laurea un paio di anni fa a Modena in giurisprudenza e presta servizio militare. Attualmente è in procinto di finire il tirocinio per sostenere l'esame di stato per diventare avvocato. Immagino che in molti vi segnerete il nome se avrete bisogno di un azzeccagarbugli. Il buon Zoppi ama il calcio, purtroppo però il fiato è poco e il calcio a 11 non gli dà molte soddisfazioni fino a che non si dedica interamente al calcio a 5, sport nel quale eccelle data la struttura fisica e i buoni piedi che si ritrova. Lo Zoppi calciatore è bravo ma la continuità non è proprio il suo forte, anzi alterna prestazioni buone ad altre mediocri e di basso livello. A conferma di questo anche le pagelle della "Gazzetta dello Spork" (testata che commenta le partite di calcettoMSP) che spesso lo bollano con un bel 4. Molti di voi lo conoscono come il Campione, pseudonimo con cui firma le centinaia di mails che ci ha inoltarto in questi mesi. Il Campione si sarebbe associato con l'amico Este per gestire la più prestigiosa squadra della nostra lega: la Este FC. Partecipa all'asta dello scorso agosto ma invece di partecipare come fanno tutti crea uno stato di confusione totale che letteralmente minato il normale svolgersi di tutte le contrattazioni. Zoppi non è stato riconosciuto dalla lega e da quel giorno ci ha tempestato con mails dal contenuto discutibile e poco intelligenti non rispondendo alla richiesta di molti, che non lo conoscono nemmeno, di farsi cancellare dalla sua mailing list. Vi voglio pubblicare la sua ultima mail, sempre che non l'abbiate già letta, e commentarla con voi:

Saluti a Tutti Voi amici Fantaperdenti e non,
Vi comunico che alla facciazza vostra il CAMPIONE E'
STATO FORMALMENTE RICONOSCIUTO DALLA LEGA!
INFATTI, PONGO A VOI TUTTI QUESTO QUESITO: "CHI HA
TRASMESSO LA FORMAZIONE DEL SIG. ENRICO ESTE DURANTE
IL SUO PERIODO DI ASSENZA DALL'ITALIA ?".
LA SIG.RA LINARDI ?
IL NEGRARETTO ?
CHI HA ACCETTATO DI RICEVERE LA FORMAZIONE ? IL TRIO
SCAPPINI ?
CHI HA ACCETTATO DI RICEVERE I SOLDI DELL'ISCRIZIONE?
PABLITO ?
CHI HA ACQUISTATO FRIK ? CARRUGOLA?
EBBENE, ANCHE QUESTA VOLTA VI HO BEFFEGGIATO PER
BENINO!
Vi comunico altresì, che domani provvedero PRESSO LO
STUDIO DEL SIG. MAGALINI  A FORMALIZZARE TALE SOCIETA'
DI FATTO! 
CORDIALI SALUTI A TUTTI GLI OCCULTI FANTAPERDENTI.
FIRMATO
IL CAMPIONE - CON CERTIFICATO RICONOSCIUTO DALLA LEGA-

Chi è che ha riconosciuto lo zoppo ? La lega Nord ? Forse da buon avvocato pensa che per riconoscere una persona bisogna accettare una formazione, non esiste la rappresentanza. La mamma di Enrico Este ci ha comunicato più volte la formazione negli anni passati durante le vacanza in Egitto e a santo Domingo del figlio ma non è mai stata riconosciuta come fantallenatrice, almeno penso. Tra l'altro Zoppi non ha nemmeno mandato la formazione alla mail della lega ma ad un'altra costringendo perfino alla ricerca. Ha perfino messo in panchina giocatori venduti da tempo da Enrico, ha giocato la seconda partita in 10 perchè non sapeva chi comprare e come si faceva. Ma che Campione è ? si faceva fare la squadra da Magalini perchè non ne era capace poverino. Il Campione ha ottenuto risultati sorprendenti, due 0-0 che probabilmente faranno perdere lo scudetto al più meritevole Enrico. Se avesse fatto la squadra dall'inizio ora sarebbe ultimo a 18 punti con 0 gol fatti e 0 subiti, una cosa a suo favore c'è però, la fortuna, prendere 0 gol in due partite non è da pochi, forse avrà puntatotutto sulla difesa. questo Zoppi è proprio un co....ehm campione.

 

Prossima uscita giovedì 14 marzo.